Ecco le risposte ad alcune delle domande che mi vengono poste più di frequente.

Non ho scritto un libro e vorrei pubblicarlo. Come posso fare?
Ti trovi in una posizione avvantaggiata rispetto a chi ha scritto un libro, perché in Italia uno scrittore e un non scrittore hanno le stesse possibilità di essere pubblicati. L’unico consiglio che posso darti è: mangia molta verdura.

Che ore sono?
Le dieci e quarantadue.

Ma non sono le dieci e quarantadue. Mi hai mentito?
No, è che mi stai leggendo dal futuro. Il bello della scrittura è proprio questo: i testi viaggiano nel tempo, bucano le notti, accarezzano i tuoi spermatozoi fortunati, e mi fa molta impressione sapere che in questo momento conosci i numeri che verranno estratti al lotto stasera. L’aspetto negativo è che in effetti gli orologi non sono sempre sincronizzati.

Anch’io voglio scrivere.
E allora scrivi. Di solito non aspiri a bere; bevi e basta. Comunque tecnicamente questa non era una domanda.

I tuoi libri mi renderanno felice?
No, mi dispiace. Però se abiti a Roma posso presentarti una ragazza che fa miracoli.

Vuoi dire che il sesso mi renderà felice?
Non lo so. Di certo i bookmaker danno la castità a quote molto basse.

Moriremo tutti, vero?
Moriranno solo quelli che stanno vivendo. Chiunque abbia il privilegio di non morire ha anche quello di non esistere. Ma è troppo tardi per non esistere: dovevamo pensarci prima.

Nocciola o pistacchio?
Nocciola.